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Via libera da parte della Commissione europea ad un accordo di principio sulle shopper di plastica. A confermarlo è il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, che ricorda come sull’accordo risulti “l’unanimità in Consiglio”. Anche il ministro dell’Ambiente italiano, Gianluca Galletti,  plaude al buon esito della trattativa. L’accordo raggiunto, scrive su Twitter, segna un “Grande giorno per l’ambiente”.  Dopo il ritiro da parte della Commissione Ue di alcune obiezioni, l’Unione europea può ora procedere al varo delle nuove norme che imporranno limiti stringenti all’uso di buste di plastica non biodegradabili. Le stesse buste che sono state al centro di normative specifiche da parte di alcuni Paesi dell’Ue, fra i quali proprio l’Italia, ma che finora non hanno avuto una analoga normativa a livello europeo che potesse contrastarne efficacemente il consumo, mettendo tutti i Paesi sullo stesso piano.

La proposta di Direttiva va proprio in questo senso e richiede agli Stati Membri di adottare misure volte alla riduzione del consumo delle buste di plastica con spessore inferiore a 50 micron (0,05 millimetri), anche attraverso strumenti di tipo economico o limitazioni alla commercializzazione. Gli Stati membri potranno scegliere tra un obiettivo di riduzione nazionale (non superare un consumo medio pro capite di 90 sacchetti all’anno entro la fine del 2019 e di 40 sacchetti entro la fine del 2025) o un sistema di tariffazione per i sacchetti di spessore inferiore ai 50 micron.  Il prossimo passo verso un accordo definitivo è fissato per il 21 novembre, quando il Coreper sarà chiamato a confermare l’intesa e ad approvare la trasmissione della consueta lettera al Parlamento europeo per la finalizzazione delle procedure di adozione dell’atto.