(Regioni.it 2648 – 26/01/2015). Il 23 gennaio si è tenuto a Roma un nuovo tavolo di confronto sulla questione del piano nazionale degli aeroporti. Presidenti ed assessori regionali hanno incontrato il  Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi per confrontarsi quindi sulla pianificazione aeroportuale. Sul tema hanno rilasciato dichiarazioni i rappresentanti di Abruzzo, Marche e Basilicata. L’Aeroporto di Pescara si conferma di interesse nazionale e resta nella rete dei 37. La notizia è stata resa nota dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, di ritorno dall’incontro che i Presidenti hanno avuto stamattina con il ministro per definire l’intesa sullo schema di DPR recante: “Individuazione degli aeroporti di interesse nazionale”. Come ha ulteriormente spiegato D’Alfonso, l’Aeroporto di Pescara è stato inserito nel bacino di traffico del Centro Italia, insieme a Roma-Fiumicino, Roma-Ciampino e Perugia. All’interno dei suddetti bacini, gli aeroporti dovranno esercitare un ruolo ben definito, sulla base della loro specializzazione e vocazione. L’intesa raggiunta sarà portata all’approvazione definitiva della prossima Conferenza delle Regioni. “No ad una proliferazione di stampo ospedaliero degli aeroporti   ha commentato il Presidente   sì ad una rete nazionalizzata di aeroporti di interesse nazionale tra i quali Pescara, punto di riferimento con la prospettiva di assumere un alto profilo strategico anche per le regioni limitrofe”. Su questo punto, D’Alfonso ha riferito di aver già interloquito con il Presidente della Regione Marche per “concordare strategie comuni tra Pescara e Ancona”; e con il presidente della Regione Molise, per definire “la messa a sistema del sistema trasportistico a 360 gradi”.

Tra le richieste poste al Ministro figura quella della Basilicata che reclama a gran voce uno strumento di sviluppo economico che guardi al turismo per un’amplissima fascia territoriale, l’intero arco ionico e non solo. ”Non possiamo permetterci di restare fuori dalla pianificazione aeroportuale – ha dichiara l’assessore Berlinguer – pena l’emarginazione della Basilicata da quei flussi turistici che dobbiamo intercettare, specie in questa fase storica”. 

“Dobbiamo però tener fermi alcuni criteri che individuino congruamente questi scali, evitando discrasie o contraddizioni”, ha detto il ministro, riferendosi alla pervicace tentazione di fare una corsa agli aeroporti come avvenuto in Italia per gli ospedali, senza magari avere un’esistenza ed un’utenza adeguate. “Non possiamo però neppure lasciare centinaia di chilometri di costa ionica e un’intera regione sprovvisti di aeroporto”, ha replicato l’assessore regionale all’Ambiente e Territorio, Aldo Berlinguer, il quale ha ringraziato il ministro per l’incontro ma gli ha anche chiesto di fare di più per la Basilicata. Per ora, nel piano è stato inserito un capitolo sulla mobilità turistica riferito alla Pista Mattei. “Ma vogliamo che anche le risorse per lo sviluppo dell’infrastruttura siano individuate”, ha concluso Berlinguer, chiedendo che la porta della pianificazione aeroportuale resti aperta per Pisticci. A seguito del dibattito, si è deciso di aggiornarsi, in seduta tecnica, nei prossimi giorni. Una prossima seduta della conferenza degli assessori è stata fissata per mercoledì 28 prossimo, nel pomeriggio è un incontro nuovamente col ministro per i presidenti delle Regioni per il 29.

Aeroporto delle Marche, conferma di scalo di interesse nazionale e nessun declassamento. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, con l’assessore alle Infrastrutture, Paola Giorgi, ha partecipato all’incontro. “Un ringraziamento al ministro Lupi per aver voluto condividere un atto così strategico per il sistema infrastrutturale italiano – dice Spacca – L’Aeroporto delle Marche viene confermato, ma di questo non avevamo dubbi, di Interesse nazionale. L’infrastruttura resta infatti inserita, nella categoria ‘di interesse nazionale’, nel Piano Nazionale degli Aeroporti redatto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel settembre scorso, su cui si basa tutta la strategia aeroportuale italiana in un contesto europeo”. Quanto all’allarme lanciato su un presunto declassamento, è stato confermato quanto già più volte ribadito e cioè che non è in atto alcun declassamento. “A seguito di chiarimenti avuti dal presidente di Aerdorica Giovanni Belluzzi direttamente con vertici Enav – spiega l’assessore Giorgi – si tratta in realtà di una ristrutturazione organizzativa interna di Enav stessa, peraltro concordata con le rappresentanze sindacali a livello nazionale. Ristrutturazione che non incide in alcun modo sulla sicurezza dei voli né con la piena attività dell’Aeroporto delle Marche”.

Dal punto di vista tecnico l’Aeroporto delle Marche ha un’operatività H24 (la minacciata riduzione dell’operatività da H24 ad H16, annunciata nei primi mesi del 2014, non è stata resa operativa anche per mancato rilascio di parere vincolante di Enac). “Nel corso di un recente incontro con soggetti apicali Enav – prosegue Giorgi – ci è stato confermato il mantenimento di H24 che potrebbe essere ridotto ad H18 solo in assenza di voli notturni. Circostanza che non può verificarsi dal momento che nel nostro Aeroporto sono programmati voli notturni prevalentemente per espiantologia, volo postale, volo cargo ed eventuali emergenze da e per le piattaforme off-shore. Si deve tener conto che un’eventuale proposta di riduzione da parte di Enav deve comunque sottostare ad una particolare procedura sottoposta a parere vincolante Enac. E quest’ultima, recentemente consultata, non risulta che abbia sul tavolo una richiesta in tal senso da parte di Enav”. L’Aeroporto dispone inoltre di una infrastruttura di volo certificata da Enac che permette di assistere aeromobili fino al Boing747.

Infine, alcuni dati possono essere utili per una valutazione dell’operatività aeroportuale. Di fronte ad un consuntivo 2014 che ha rispettato tutti gli obiettivi di traffico sia passeggeri sia merci sia in termini di movimenti aerei (pax 480.000; tons 7.000), il piano industriale 2014-2018 prevede un incremento dei traffici fino a 670.000 pax e 12.800 tons.

Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha confermato che “s’intende sostenere l’Aeroporto dello Stretto ed assicurare le necessarie risorse finanziarie per la ricapitalizzazione della società di gestione. Il 23 gennaio, un mio delegato ha partecipato, a Roma, ad un incontro con il Ministro dei Trasporti  Lupi nel corso del quale l’aeroporto di Reggio è stato definitivamente riconosciuto di interesse nazionale nel Piano Nazionale degli Aeroporti ed è, ormai, ad un passo dall’importante riconoscimento della concessione trentennale, da parte dell’ENAC. Quindi, è indiscussa la sua potenzialità e la funzione rilevante nel panorama nazionale. Tuttavia, è necessario avviare ed adempiere al percorso che sia gli orientamenti comunitari, sia il Piano Nazionale degli aeroporti richiedono, ossia l’equilibrio di gestione. Verificheremo con il dipartimento regionale “Bilancio” le eventuali somme dovute a seguito di probabili ritardi e/o inadempienze verificatesi nel corso di questi anni ed oggi reclamati da parte della Sogas”.