E’ notizia recente, a seguito  degli ultimi dati rilasciati dalla EEA(European Environment Agency),contenuti nel rapporto’Trends and projections in Europe 2015′, che l’Unione Europea ha ridotto le emissioni di Co2 del 23% dal 1990 a oggi,  e si avvia a superare il target prefissato per il 2020, arrivando ad un -25%.Tuttavia, dati e affermazioni andrebbero messi in prospettiva:l’Europa ha buone prestazioni in termini di emissioni perche’ esse vengono in gran parte ‘delocalizzate’.I dati EEA, infatti,  non tengono conto delle emissioni di Co2 generate per produrre beni che l’UE importa all’estero.Una possibile soluzione proposta dall’EEA sarebbe l’introduzione di una carbon tax o tassa sul carbone fossile, riducendo cosi al minimo i costi di transazione e le possibili fughe dal meccanismo. In vista della Conferenza Mondiale sul clima che si terrà a  Parigi  in dicembre, e’ nato il Carbon Pricing Panel, un’alleanza trasversale indetta dai numeri uno della Banca Mondiale,Jim Yong Kim,e del Fondo monetario Internazionale,Christine Lagarde,e che vede tra gli aderenti diversi leader mondiali.

Legato a quanto precedentemente detto, si sta  prospettando una  possibile svolta nella limitazione di CO2 in Europa. Il Politecnico di Milano  ha, infatti, brevettato una reazione chimica fra l’Anidride Carbonica e l’Acido Solforico tale da riuscire a scomporre e dimezzare la CO2 presente nell’atmosfera. Questo complesso procedimento avviene tramite un reattore termico rigenerativo che permette di sfruttare le proprieta’ riducenti dell’acido solfidrico(H2S) per abbattere l’Anidride Carbonica(CO2), in questo modo,  si arriva a produrre il ‘syngas’,che serve a generare potenza e produrre vettori energetici come il metanolo e carburanti sintetici. Questa rivoluzionaria miscela di gas puliti e’ ottenibile da subito e senza particolari modifiche agli impianti industriali esistenti: infatti viene richiesto di sostituire una sola unità, ed e’ applicabile anche ai processi gia’ operanti.Tale reazione potrebbe rappresentare un vantaggio che aprirebbe scenari strategici inediti, e fino ad ora non immaginabili, per l’utilizzo dei giacimenti di carbone,gas naturale e petrolio non solo in Italia ma in tutto il mondo.