Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, ha oggi annuciato l’approvazione all’unanimità del piano di ripartizione fra le Regioni di 111,2 miliardi di risorse da destinare alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), formalizzato al Ministero della Salute.

Per il dettaglio per Regione si rimanda alla seguente seguente:

Riparto risorse sanità 2019*

Regioni totale finale 2019
PIEMONTE        8.199.389.129
V D’AOSTA            233.489.531
LOMBARDIA        18.405.555.557
BOLZANO            944.819.487
TRENTO            983.292.573
VENETO        9.019.816.105
FRIULI        2.287.867.446
LIGURIA        3.078.088.485
E ROMAGNA        8.259.653.603
TOSCANA        6.997.515.170
UMBRIA        1.658.798.201
MARCHE        2.853.649.804
LAZIO        10.747.015.715
ABRUZZO        2.433.217.003
MOLISE            579.437.434
CAMPANIA        10.448.921.447
PUGLIA        7.362.600.967
BASILICATA        1.060.623.383
CALABRIA        3.564.285.340
SICILIA        9.080.186.397
SARDEGNA        3.047.777.222
TOTALE 111.246.000.000
(*) escluse le quote della fibrosi cistica, degli extracomunitari e dell’esclusività e comprese quote vaccini e stabilizzazioni

Si forniscono alcune specifiche tecniche utili per la lettura della tabella:

  1. Il valore evidenziato in corrispondenza delle Province autonome di Trento e Bolzano e delle Regioni a statuto speciale Sardegna, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia ha un carattere figurativo, tenuto conto che tali Regioni provvedono autonomamente all’integrale finanziamento del Servizio sanitario nei rispettivi territori e secondo quanto previsto dai propri statuti;
  2. Nel fabbisogno standard sono state considerate tutte le risorse comprese quelle relative alla quota premiale, pari allo 0,25% del Fondo, circa 286 milioni di euro, per cui nel riparto è stato tenuto conto di meccanismi premiali e di riequilibrio che determinano il fabbisogno standard.

Al riguardo, Antonio Saitta (Assessore Regione Piemonte), Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nell’elogiare la concordia e la compattezza delle istituzioni regionali per il raggiungimento dell’unanime accordo , ha dichiarato che “ora le Regioni si aspettano che il Ministero della Salute proceda celermente perché si arrivi nel più breve tempo possibile al riparto delle risorse“. Saitta ha poi rappresentato la necessità di recepire in un prossimo provvedimento una proposta emendativa relativa alle risorse per la quota premiale, prevedendo che tale quota tenga conto dei criteri di riequilibrio proposti dalla Conferenza delle Regioni. Infine, lo stesso Saitta ha dichiarato che è opportuno modificare il decreto sulle Regioni benchmark con la previsione che tutte le Regioni elegibili siano considerate come ‘Regioni di riferimento’.

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