La Commissione europea ha cominciato l’analisi del Documento programmatico di bilancio 2015 che i Paesi dell’Eurozona hanno trasmesso il 15 ottobre. Alla luce del piano italiano, che prevede la deviazione temporanea dal percorso di raggiungimento dell’obiettivo di medio termine (MTO), la Commissione ha chiesto all’Italia informazioni aggiuntive che ne chiariscano le ragioni e i presupposti. Gli uffici tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono già in contatto con la direzione ECFIN a Bruxelles, così come il Governo italiano è in contatto con la Commissione europea. Il Governo italiano risponderà alla richiesta di chiarimento entro domani. Per il testo della lettera:

Lettera della Commissione Europea all’Italia (PDF, 47.7 Kb)

Qui di seguito il testo tradotto.    “Caro Ministro, prima di tutto vorrei ringraziarla per aver presentato la bozza del piano di bilancio (Draft budgetary Plan, Dbp) per il 2015, che abbiamo ricevuto il 15 ottobre e le tavole complementari il 16 ottobre. Sono anche grato per la lettera che ha accompagnato il Dbp e che chiaramente indica che la strategia di bilancio dell’Italia deve essere considerata nell’ambito dell’agenda complessiva per le riforme strutturali.     ”Rispetto al programma di stabilità del 2014, il Dbp dell’Italia rinvia il raggiungimento degli obiettivi di medio termine (Mto) al 2017 e rallenta la riduzione del rapporto debito/pil negli anni a venire. Come risultato, la bozza del piano di bilancio prevede di violare i requisiti richiesti all’Italia nel braccio preventivo del Patto di stabilità e crescita.     ”Secondo le nostre analisi preliminari – sulla base del ricalcolo da parte dei servizi della Commissione usando la metodologia comune concordata – l’Italia programma una deviazione significativa dalla strada di aggiustamento richiesta verso i suoi obiettivi di medio termine nel 2015, basata sul cambiamento programmato dell’equilibrio strutturale. Per di più, il cambiamento programmato nell’equilibrio strutturale per il 2015 farebbe anche venir meno il cambiamento richiesto per assicurare l’aderenza alle regole transitorie sul debito, dal momento che questo requisito è ancora più stringente della strada di aggiustamento richiesta verso gli obiettivi di medio termine”.    “Le scrivo per consultarla sulle ragioni per cui l’Italia programma il non-rispetto del Patto di stabilità nel 2015. Vorrei anche sapere come l’Italia potrebbe assicurare il pieno rispetto dei suoi obblighi di bilancio sotto il Patto di stabilità per il 2015”. “Si vuole continuare un dialogo costruttivo con l’Italia con l’intenzione di arrivare a una valutazione finale. Mi piacerebbe essere messo a parte del suo punto di vista appena possibile e auspicabilmente entro il 24 ottobre. Questo consentirebbe alla Commissione di prendere in considerazione il punto di vista dell’Italia nel proseguimento della procedura“.